De Lorenzo A, Romano L, Di Renzo L, Gualtieri P, Salimei C, Carrano E, Rampello T, de Miranda RC
Section of Clinical Nutrition and Nutrigenomic, Department of Biomedicine and Prevention, University of Rome Tor Vergata, Rome, Italy. Electronic address: Delorenzo@uniroma2.it.
Nutrition. 2019 Apr;60:41-47. doi: 10.1016/j.nut.2018.09.007. Epub 2018 Sep 19.
IMPACT FACTOR: 3,734
L’obesità infantile è in progressiva espansione e rappresenta attualmente un rilevante problema di Salute Pubblica Globale. Per la corretta valutazione dell’adiposità corporea di bambini/adolescenti si possono utilizzare metodi di valutazione indiretti, quali la misurazione della plica cutanea, la bio-impedenziometria e parametri antropometrici, fra cui il più utilizzato è il BMI. Nonostante il suo ampio utilizzo e la presenza di percentili per età e sesso, recenti studi hanno evidenziato limiti nell’utilizzo del BMI per la caratterizzazione dell’adiposità corporea. Recenti evidenze suggeriscono l’utilizzo del TMI (tri-ponderal mass index, peso/altezza3) come parametro antropometrico nella valutazione clinica dell’obesità infantile. Scopo di questo studio è quello di comparare l’utilizzo del BMI con l’utilizzo del TMI come predittore dell’effettiva percentuale di massa grassa corporea misurata tramite DEXA e di stilare cut-off per età e sesso specifici basati sul valore del TMI per la diagnosi di sovrappeso/obesità nella popolazione pediatrica. In una coorte di 485 bambini sani di età compresa fra gli 8 e i 17 anni (M=207, F=278) i ricercatori dimostrano come il TMI meglio predica la reale percentuale di massa grassa corporea in entrambi i sessi, indicando inoltre in modo più accurato le condizioni di sovrappeso/obesità (AUC TMI > AUC BMI, p<0,001) diagnosticate tramite i centili di WHO, Cacciari e IOTF (International Obesity Task Force). Il presente studio dimostra come l’utilizzo del TMI possa rappresentare un accurato e fruibile strumento nella valutazione dell’obesità infantile. La creazione inoltre di cut-off di TMI per la popolazione pediatrica italiana permette l’utilizzo e la diffusione del suddetto parametro antropometrico a livello nazionale.
Commento a cura della Dr.ssa Lara Valeri (JM SIRP)